Proprio ieri abbiamo avanzato un'altra interrogazione per chiedere che la restituzione del prestito agevolato concesso alle imprese nel post-sisma potesse essere dilazionato in più anni, e non esatta entro il 31 dicembre di quest'anno.
Siamo contenti di apprendere dalla viva voce del Presidente Errani che s'è impegnato in tal senso. Confidiamo che il risultato venga raggiunto, per evitare di soffocare la già debole ripresa. Per quanto riguarda la seconda richiesta, ovvero il prolungamento della sospensione dei contributi da corrispondere ai lavoratori, non abbiamo avuto certezze.
Tutto bene, dunque, nelle aree del terremoto???
Non ci spiegheremmo allora, le tante manifestazioni di protesta organizzate da comitati e associazioni nelle zone del sisma stesse.
Resta da capire, ad esempio, che fine abbiano fatto tante persone che hanno subito danni alle abitazioni.
I dati ufficiali, della Regione Emilia-Romagna, dicono che - a seguito del sisma, siano state danneggiate, in maniera parziale o totale, 18.235 unità abitative - più altre 14.770 temporaneamente inagibili.
Purtroppo risulta, ad oggi, che siano state accettate pratiche relative ad un totale di sole 8.876 unità abitative. Ne mancano quasi 10.000 all'appello!!! (9.359).
Dei 45.000 abitanti che hanno dovuto quindi lasciare la propria casa, parte dei quali per brevi periodi naturalmente, hanno quindi ottenuto l'accettazione della pratica 14.700 persone. Anche qui, c'è una consistente fetta mancante.
Già sistemati? Rinunciatari? Sbadati? Svogliati? Respinti? Non lo sappiamo, ci auguriamo che la Regione, al contrario, ne abbia contezza e tenti di raggiungere tutti con equità.
La stessa cosa si dica per le bollette esorbitanti degli abitanti dei map, e per le oltre 2000 persone che a due anni dal terremoto passeranno un altro Natale in costosi prefabbricati.
Ci faremo dare le risposte, vere e dirette, dalla gente dell'Emilia.
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